sabato 30 maggio 2015




Conoscere Roma attraverso le sue statue parlanti...

...e  soggiornare al B&B Barberini Suites in via del Tritone 102

( quarta statua di sei)



Il Babuino (o, con accento romanesco, Babbuino), è una delle sei statue
parlanti di Roma.
È la raffigurazione di un “sileno giacente” su una base rocciosa, chiamato
dal popolo di Roma “babbuino” perché così brutto e deforme da poter essere
paragonato ad una scimmia. Si trova appunto in Via del Babuino, a 600 metri dal nostro B&B.
  


Nel 1571 papa Pio V concesse l’utilizzo di alcune once d’acqua del nuovo acquedotto Vergine, appena ripristinato, al palazzo del nobile Alessandro
Grandi, su quella che all’epoca si chiamava via Paolina, il quale fece realizzare, in onore del Pontefice, una fontana ad uso pubblico, ponendo la statua ad ornamento della vasca quadrangolare, addossata alla facciata del palazzo. Dalla concessione all’allaccio della conduttura, alla realizzazione della fontana passò qualche anno, ma nel 1576 doveva essere
terminata, visto che tra gli ornamenti figurano anche due delfini, simbolo araldico della famiglia del nuovo papa Gregorio XIII (i Buoncompagni) che nel frattempo aveva acquistato il palazzo. La statua era inserita in una nicchia delimitata da due lesene i cui capitelli sostenevano la cornice
superiore su cui erano posti i due delfini.




 




La statua della fontana era talmente singolare che influenzò fortemente
la fantasia e l’interesse dei romani. Uno dei primi effetti fu di determinare
il cambiamento dello stesso toponimo della strada, che da via Paolina mutò
appunto in via del Babuino. Inoltre, venne presto annoverata tra le
“statue parlanti” di Roma, e come le altre cinque è stata la “voce” di
diverse pasquinate, le violente e spesso irriverenti satire indirizzate
a colpire anche pesantemente e sempre in modo anonimo i personaggi pubblici
più in vista nella Roma a partire dal XIV secolo. Più che pasquinate le sue
erano definite babuinate, ma il contenuto era lo stesso.


(fonte wikipedia)

giovedì 21 maggio 2015





Conoscere Roma attraverso le sue statue parlanti... ...e  soggiornare al Condotti29 in via dei Condotti 29



Marforio

  ( terza statua di sei)




Marforio è un'enorme scultura marmorea di epoca romana, risalente al I secolo,
raffigurante forse il dio Nettuno, l’Oceano o il Tevere. Fu una delle
sei statue parlanti di Roma, forse la più nota dopo Pasquino.
La statua è conservata nei Musei capitolini.

Come le altre cinque è stata la “voce” di diverse pasquinate con la statua di pasquino appunto  (una sorta di botta e risposta su problemi sociali e politici),  le violente e spesso irriverenti satire indirizzate a colpire anche pesantemente e sempre in modo anonimo i personaggi pubblici più in vista nella Roma del XIV e XV secolo.
Fu rinvenuta nel Foro di Augusto, presso il tempio di Marte Ultore, nell’area
poi denominata Foro di Marte, da cui è probabile provenga il nome, per deformazione
dal nome latino del luogo; una seconda ipotesi si riferisce ad una iscrizione
(ora scomparsa) sulla stessa statua che, secondo un documento del 1588, riportava
"MARE IN FORO". A metà del XVII secolo papa Innocenzo X fece spostare di nuovo
statua e fontana, a causa di lavori di sbancamento verso Santa Maria in Aracoeli,
necessari per l'edificazione del Palazzo Nuovo che doveva completare la piazza del Campidoglio.L’intero gruppo fu poi inserito nel cortile dello stesso Palazzo Nuovo
dove si trova attualmente.







( fonte wikipedia)

lunedì 18 maggio 2015





Conoscere Roma attraverso le sue statue parlanti...

...e  soggiornare al B&B Barberini Suites in via del Tritone 102

( seconda statua di sei)




Madama Lucrezia

 

(in romanesco Madama Lugrezzia), è una delle sei statue parlanti di Roma, l’unica rappresentante femminile della cosiddetta “Congrega degli Arguti”.

Si tratta di un colossale busto di epoca romana, alto circa 3 metri, attualmente posto su un basamento all’angolo tra il Palazzetto Venezia e la basilica di S. Marco, nell’omonima piazza.

Come per le altre statue, non si è potuta assegnare una identificazione certa, e le ipotesi sul personaggio raffigurato sono molteplici: la più accreditata sembra essere la dea Iside (o una sua sacerdotessa) perché il nodo della veste sul petto è una caratteristica che ricondurrebbe a quel culto. Il busto sarebbe stato donato a Lucrezia d'Alagno, l’amante di Alfonso V d'Aragona, re di Napoli, la quale, dopo la morte di Alfonso, si trasferì a Roma, ed abitò nei pressi del luogo dove ora si trova la statua. Ad ulteriore conferma dell’ipotesi dell’attribuzione del nome con riferimento a quella Lucrezia, c’è la circostanza che nel XV secolo il termine “madama” era usato a Napoli ma non a Roma.

Come le altre cinque è stata la “voce” di diverse pasquinate (le sue poche, in realtà), le violente e spesso irriverenti satire indirizzate a colpire anche pesantemente e sempre in modo anonimo i personaggi pubblici più in vista nella Roma del XIV e XV secolo.


( fonte wikipedia)

sabato 16 maggio 2015



Conoscere Roma attraverso le sue statue parlanti...
...e  soggiornare al Condotti29 in via dei Condotti 29






Le statue parlanti di Roma sono una serie di statue (tradizionalmente sei) su cui,
fin dal XVI secolo, i Romani affiggevano (e continuano tuttora ad affiggere)
messaggi anonimi, contenenti per lo più critiche e componimenti satirici contro
i governanti, messaggi spesso detti "pasquinate" dalla statua parlante più nota : il Pasquino.

La statua è un frammento di un'opera in stile ellenistico, risalente probabilmente
al III secolo a.C., danneggiata nel volto e mutilata degli arti, rappresentante
forse un guerriero greco.

Fu ritrovata nel 1501 durante gli scavi per la pavimentazione stradale e la
ristrutturazione del Palazzo Orsini (oggi Palazzo Braschi), proprio nella
piazza dove oggi ancora si trova e presto si diffuse il costume di appendere
nottetempo al collo della statua fogli contenenti satire in versi, dirette
a pungere i personaggi pubblici più importanti. Ogni mattina le guardie
rimuovevano i fogli, ma ciò avveniva sempre dopo che erano stati letti
dalla gente. In breve tempo la statua di Pasquino divenne fonte di
preoccupazione, e parallelamente di irritazione, per i potenti presi
di mira dalle pasquinate, primi fra tutti i papi.


(fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Pasquino )

martedì 5 maggio 2015



B&B Barberini Suites a Roma....un po' di storia a pochi metri da noi....


La Fontana del Tritone



La fontana del Tritone si trova a Roma in piazza Barberini. È opera di Gian Lorenzo Bernini, a cui fu commissionata dal papa Urbano VIII Barberini, nell'ambito dei lavori complessivi di sistemazione del palazzo che il pontefice si era fatto costruire nel 1625 e della piazza su cui questo si affacciava.


 ( foto anno 1869)
 Costruita interamente in travertino, rappresenta un Tritone – figura mitologica legata all’acqua -, dal tronco possente e le gambe coperte di squame, inginocchiato su una grande conchiglia bivalve aperta, sorretta da quattro delfini, nell'atto di soffiare in una conchiglia, da cui zampilla l'acqua che, sgocciolando dalle scanalature della conchiglia, si raccoglie in un ampio cerchio (soggetto alle mutazioni del vento) in una vasca bassa (che consente dunque un’ampia visione dell'acqua e dell'insieme) dai contorni marcatamente mistilinei. I delfini hanno le bocche aperte a pelo d’acqua ed i corpi sollevati, con le code che si incrociano a formare una sorta di piedistallo su cui poggia la conchiglia. Tra le code sono sistemate le chiavi e lo stemma pontificio, con le api araldiche dei Barberini.

Oggi: 

 


 (fonte wikipedia.org)

sabato 2 maggio 2015


 Barberini Suites
Ospitalità nel centro storico di Roma, a pochi passi da Fontana di Trevi



Tra ‪#‎PiazzadiSpagna‬ e ‪#‎FontanadiTrevi‬, l'arte dell'ospitalità nel cuore di Roma
Nel cuore della Roma Barocca e dei suoi grandi artisti, tra Piazza di Spagna, Fontana di Trevi e ‪#‎ViaVeneto‬, il ‪#‎BarberiniSuites‬ unisce la professionalità ed il piacere dell'accoglienza nel migliore spirito della tradizionale “ospitalità romana” ad un ambiente raffinato e curato fin nei minimi dettagli.




Le camere
Eleganza e funzionalità sono stati i principali criteri nell'ideazione e nell'arredo delle suites. In armonia con lo stile e l'atmosfera ricca, sobria e raffinata che aleggia nel cuore della Roma barocca, la doratura degli stucchi e di molti dettagli d'arredo, come lampade, porta valigie e perfino accessori da bagno, con i suoi toni decisamente ricercati che parlano di antico, di prezioso ed esclusivo, è bilanciato ed esaltato dal caldo legno del parquet, dalla luminosità delle pareti, dal mobilio artigianale stile Luigi (XVI).








Gli ambienti sono ampi e spaziosi, riscaldati dai drappeggi di tende mantovane in tessuti pregiati, dai letti rifiniti con testate in stile, dalla particolare cura prestata nella disposizione dell'arredamento che prevede, oltre al letto ed all'armadio, un elegante tavolino da letto, un accogliente divanetto, uno scrittoio, un tavolino per la colazione, un mobile con il frigo-bar.
Alcuni particolari accentuano il tono di raffinata esclusività: rilassanti vasche da bagno ornate da piedini dorati, comode docce decorate con mosaico, e per una delle nostre Suite, un balconcino con affaccio su Via del Tritone....



Gli interni delle nostre suites creano un'atmosfera di grande relax, con infissi insonorizzati a doppi vetri e luce diffusa e non mancano, naturalmente, comfort quali aria condizionata e riscaldamento regolabile, televisione con schermo LCD, connessione wireless, cassetta di sicurezza.